Eventi e manifestazioni

08-12-2007 POETIFUORICENTRO (la campagna, oggi, la città)

Il prossimo 8 dicembre, a Latera, manifestazione di poesia contemporanea a Palazzo Farnese. Tre poeti contemporanei leggeranno i propri versi che verteranno sul tema, largamente interpretato, che da il titolo alla lettura: Poeti fuoricentro, la campagna, oggi, la città. L'ironia del titolo, quel "fuoricentro" che a prima vista, come primo significato, vuoi certamente dire poeti in trasferta, lontani dalla capitale, può anche significare, ironicamente, poeti un pò ' extravaganti, stravaganti, lontani cioè dalla tradizione, pur mantenendola, alla ricerca, che da sempre li connota, del "nuovo" in poesia. L'ironia e l'aggressività, il gioco serissimo, il funambolismo verbale, l'affastellamento barocco della materia, la limpidezza e l'apparente semplicità che denota poi il colpo finale e magistrale, sono le cifre individuabili di questi poeti cittadini, lontani dalla realtà della campagna, che però vogliono misurarsi con essa. Poeti di lunga esperienza tutti e tre, Paolo Guzzi, autore di molti libri di poesia, di traduzioni dal francese (Sade, Molière, Baudelaire, Balzac) esprime una poesia che tiene conto dell'ironia del suo vivere venata da una malinconia che a volte traspare, anche dal gioco di parole, dallo scatto verbale, dalla trasformazione del linguaggio, analizzando miti e archetipi, adeguandoli alla nostra realtà, confrontandoli con i recenti accadimenti, anche di cronaca nera (Arcani Archetipi).
Lontani dalle leggi ferree del mercato, non ci si aspetti da questi poeti il lirismo un po' stantio che ha invaso tanta nostra poesia, ma piuttosto una passione civile, come in Mario Lunetta, una aggressività verbale forte, un accumulo di linguaggi e di lingue, di culture, di mondi, una sorta di idrovora che tende ad occupare nei propri versi tutto il mondo (il suo più recente libro di poesia, tra i tantissimi, oltre a romanzi, saggi critici, traduzioni, Mappamondo lo mostra) un tentativo, riuscito di abbracciare non solo la realtà, ma la realtà nel mondo intero, trasformandola nella potenza metaforica della poesia. Lamberto Pignotti ha una lunga carriera che inizia negli anni Cinquanta. Artista, performer, critico e saggista, poeta, capofila della poesia visiva, ha vasta fama internazionale. Nella poesia "lineare" Pignotti si esprime con una chiarezza dovuta anche alla bella lingua di Firenze che adotta, la città in cui è nato, ma anche in poesia il suo occhio è sempre un occhio da artista che ha studiato i grandi dell'arte. I suoi più recenti volumi di poesia( In altro modo, Eventi diversi) mostrano appunto quanto la presenza dei capolavori dell'arte siano presenti, sempre con quello scarto, a volte quell'irriverenza, presa dal Surrealismo e dal Futurismo, da cui la materia di Pignotti proviene.
Introdurrà la manifestazione ed i poeti, che potranno spiegare i propri versi e rispondere ad eventuali domande del pubblico, il professore Aldo-Mastropasqua, docente di letteratura italiana contemporanea all'Università La Sapienza di Roma.