Chiesa di San Clemente

Affonda le sue radici in tempi remotissimi. Era l'unica sede battesimale alla quale facevano capo le chiese di S.Salvatore, S.Pietro e S.Maria a Mezzano.
Resta della primitiva costruzione l'antica facciata romanica ed un arco gotico inglobato nel Palazzo Farnese.
L'attuale Chiesa Parrocchiale fu ricostruita nel 1598 dietro incoraggiamentio dei Duchi Mario e Ferrante Farnese.
La facciata presenta linee semplici e sobrie con portale finestrone e rosone in pietra basaltina di stile rinascimentale. Il campanile risale al 1789, progettato dall'architetto Ridolfi il cui stile ricorda quello del Borrominiano.
L'interno a tre navate ha capitelli, cornicioni e pilastri settecenteschi.
Nella navata centrale si trova uno splendido soffitto in legno a cassettoni dipinti del '600. La grande pala d'altare di scuola romana, dipinta nel primo decennio dell'ottocento, raffigura San Clemente in posa pontificale. Ai lati dell'altare maggiore sono dipinti in alto i primi compatroni di Latera: San Pancrazio e San Macario.
Entrando a destra si trova una tela con la Madonna del Carmine e San Carlo; seguono San Giovanni decollato, la Madonna del Rosario (attribuita al pittore senese E.Nasini), un crocifisso su tela e Sant'Angelo martire.
A sinistra San Gregorio VII di Sovana, un artistico crocefisso in legno scolpito donato dalla famiglia Farnese di Latera nel XVII secolo ed una raffigurazione delle anime del purgatorio.
Di notevole pregio e' il battistero, oggi tabernacolo eucaristico, in pietra basaltina che risale al 1590 e fu donato due anni dopo dal Duca di Latera Mario Farnese alla Pievania.
Un cenno particolare va all'organo, installato nel 1799, sopra il bussolone dell'ingresso principale. Del precedente strumento, donato dal Duca Pietro Farnese nel 1626, e' possibile ammirare solo la splendida ed originale cassa armonica in legno dorato che contiene il nuovo organo, costruito e riadattato da Angelo Morettini alla fine del 1800.*

*(Notizie tratte dalla guida turistica 'Latera' edito dal Comune di Latera - Associazione ProLoco - Associazione Card. Gerolamo Farnese e Museo della Terra)..


Il Borgo medievale

Sicuramente il luogo più suggestivo da visitare a Latera è il borgo medievale, con le sue viuzze, gli scorci panoramici, i colori delle case con le loro forme rimaste quelle per secoli.
La dimensione uomo, la cordialità e l’ospitalità della popolazione locale non possono non colpire il passante e il turista per caso.
Il borgo i snoda lungo Corso Vittorio Emanuele III, da Piazza IV Novembre alla Fontana Ducale.
Le prime case risalgono al Medioevo quando, a ridosso del Castello, sorsero le modeste abitazioni delle classi più povere: piccoli artigiani, contadini, servi.
Ancora oggi le caratteristiche architettoniche e urbanistiche originarie sono ben evidenti.
Ai piani inferiori si trovano cantine, cellai e stallette; ai piani superiori (primo e secondo), ai quali si accede mediante una scaletta esterna ("profferlo") si trovano le stazne di abitazione.


Chiesa di San Rocco

Costruita, probabilmente, intorno al 1400, e nasce come voto fatto durante la peste che, in quegli anni, mieteva centinaia di vittime. È per questo, probabilmente, che fu da sempre intitolata a San Rocco, Patrono degli appestati. La chiesa, di modeste dimensioni, vanta un singolare altare in marmo, monoblocco, sovrastato da un pregevole affresco del Santo che, con l'indice della mano destra, indica una ferita sul ginocchio, ed un cagnolino bianco seduto vicino. Recentemente la chiesa stata al centro di una minuziosa opera di restauro.


Parco Comunale di Pian dell'Aia

Il parco Comunale di Pian dell'Aia chiamato comunemente castagneti è a dir poco favoloso. Un luogo tranquillo dove passeggiare e rilassarsi nella tranquillità a stretto contatto con la natura .
Nel periodo delle castagne se ne trovano davvero tantissime e nel paese si utilizzano per la famosa Sagra del marrone di fine ottobre.
Nel fine settimana è anche possibile usufruire di un ristoro bar che la sera prepara anche pizze e primi. Mangiare e chiacchierare immersi in quest'oasi non ha prezzo, che pochi comuni possono vantare.


Giardini Pubblici "Camilla Virginia Savelli"

Domenica 1 giugno 2014,è stato intitolato alla “Santa Duchessa” Camilla Virginia Savelli Farnese a Latera con una solenne cerimonia il Parco Pubblico posto all’entrata del paese.
Per l’occasione è stata organizzata una grande festa, che mette ancora più in evidenza la sacralità di questo evento e l’orgoglio dei Lateresi di aver avuto, come loro concittadina, questa governatrice, che prima di tutto era una vera e propria Madre, come risulta dai documenti e dalle testimonianze in nostro possesso. Merita sicuramente una visita .


Fontana del Piscero

E' una delle 4 fontane storiche di Latera che erano collocate ai 4 punti cardinali per servire le diverse zone del paese.
Ha una peculiare architettura costituita da un arco a tutto sesto con tetto spiovente; costruita nel 1576, reca l'onnipresente giglio farnesiano; le vasche attigue che fungevano da lavatoio sono state aggiunte successivamente; bella la vista sul paese che da qui si ha.


Fontana del Ponte

La fontana si trova in uno spiazzo (piazza Fontana del Duca) non lontano dal Museo della terra. Risale al '600, voluta dal duca Pietro Farnese, ed è ottagonale con stemmi su ogni lato ed un supporto al centro, sulla sommita' del quale c'è un piccolo catino.


Fontana del Canale

La fontana di Canale, molto antica, presenta un sistema idrico tripartito per usi diversificati. Da essa sgorgano due sorgenti di acqua frizzante. Fu costruita su uno sperone roccioso.


Fontana Trincheri e le altre fontane

Trinchieri: l'ultima delle quattro fontane oggi non esiste in più, in quanto, già in stato di rovina, era situata in fondo ad un alto fossato ai piedi della parte settentrionale del paese, che oggi è stato riempito e coperto da uno spiazzale adibito ad orto botanico. Ne è stata costruita una sorta di "copia" che è stata collocata presso i giardini comunali nella parte settentrionale del paese. La zona di Trinchieri è quella settentrionale e quella delle nuove costruzioni, il colore è ilgiallo.
Oltre alle quattro fontane, ne esistono delle altre (Fontana Nuova, Fontana degli Asinelli) oltre altre sorgenti con relative fontane nel territorio comunale, comeAcqua Cachi, oramai non più attiva, conosciuta in paese per la sua qualità spiccatamente ferrosa e frizzantina.


Palazzo Farnese di Latera

Il Palazzo Farnese di Latera è costituito da due grandi blocchi.

Il primo risale all'Alto Medioevo, ed è stato ampliato e restaurato da Ranuccio Farnese il Vecchio dopo il 1408, anno della sua investitura a Vicario e Governatore del Castello di Latera.
È composto da tre piani: il piano terra era adibito a carcere giudiziario, nel primo c'erano gli uffici delle cariche civili e nel terzo gli appartamenti ducali e lo studiolo del Duca.

Il secondo blocco fu commissionato dal duca Pier Bertoldo Farnese al celebre architetto Iacopo Barozzi il Bello detto il Vignola, e fu terminato nel 1550, in pieno Rinascimento come si può capire ammirando la sua splendida facciata che da su Piazza della Rocca e il suo cortile interno, composto da arcate e dalla scalata nobile.

I due blocchi furono uniti dal duca Pietro Farnese verso il 1625 fino a formare un unicum, come lo si può ammirare ancora oggi. Il tutto è collegato con la bellissima Pieve di San Clemente, che si fregia anche del titolo di Collegiata grazie alla disposizione testamentaria del cardinale Girolamo Farnese. Infatti all'interno del Palazzo è presente un locale ove si trova il cosiddetto Coretto con la grata, dal quale i Farnese si affacciavano per ascoltare la Santissima Messa senza essere visti dal popolo. Da un'altra stanza i duchi entravano direttamente nella chiesa, che è di doppio ius patronatus (dei duchi e della comunità).


Architetture religiose

Numerose sono le chiese e chiesette sparse nel territorio.

Seconda per importanza soltanto alla monumentale Pieve di San Clemente, vi è la chiesa di San Sebastiano, posta leggermente all'esterno del nucleo abitato in una zona già agricola. Restaurata in tempi abbastanza recenti, è sede di alcuni eventi religiosi e tradizionali del luogo.
Nel cuore delborgo, il rione storicamente popolare di Latera, vi è inoltre la chiesa di San Giuseppe, un piccolo edificio religioso in muratura simile alle case circostanti.
La caratteristica e minuta chiesa di San Rocco è situata invece già in aperta campagna, a breve distanza da quella di San Sebastiano.
Particolare menzione merita la chiesa della Madonna della Cava, una piccola chiesa situata in una zona di cave tufacee in una delle strade che portano alle aree agricole del paese: sia la chiesa, sia soprattutto un dipinto che raffigura la Madonna col bambino, sono oggetto di particolare devozione da parte degli abitanti di Latera. La chiesa, oggi ricostruita, fu infatti bombardata durante laSeconda guerra mondialee ridotta ad un rudere, salvandosi dalle schegge e dalle esplosioni in maniera fortunosa soltanto il quadro in questione appeso dietro all'altare. È legata alla chiesa della Madonna della Cava una leggenda: si racconta che una ragazza dopo aver discusso con i genitori uscì di casa dicendo che avrebbe sposato il primo uomo che avesse incontrato per strada. Subito dopo lo incontrò; un uomo molto più grande di lei. Quando venne il momento di celebrare le nozze, che sarebbero dovute avvenire nella chiesa della Madonna della Cava, questi si rifiutò di entrare; poi costretto, si mise sull'uscio e si dissolse immediatamente in una nube nera che si fissò sulla parete sinistra della chiesa: era il diavolo. Tutt'oggi è ancora possibile vedere questa macchia nera, nonostante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, che gli anziani chiamano " i' diavelo de la Madonna de la Cava".


Ponte Medievale di Quercia Rota

Un ponte in pietra detto di Quercia rota risalente al VI sec. DC ricostruito tra il 500 e 1000 d.c. nell'alto medioevo.
Vi passava una diramazione della via Clodia per andare verso il lago di Mezzano e proseguire fino a Castro costeggiando nel territorio innumerevoli fattorie romane ed era un attraversamento importante del fiume Olpeta.


Il Sentiero dei Briganti

Il Sentiero dei Briganti si propone di fare conoscere vivendolo un lembo di Italia in cui il tempo sembra essersi fermato. E' un magnifico tracciato che parte dalla riserva naturale del Monte Rufeno e arriva fino a Vulci , un percorso che si sviluppa principalmente su strade sterrate percorribili a piedi, a cavallo e in mountain bike,

Nella prima parte del percorso (sentiero di Fioravanti) si costeggiano le pendici del monte Rufeno; dopo aver attraversato la valle del Paglia, si arriva al borgo di Proceno e poi si entra nel comune di Onano, il paese delle lenticchie. Nel secondo tratto (sentiero di Ansuini) da Onano si arriva a Grotte di Castro scendendo verso le rive del lago di Bolsena nel territorio di Gradoli, terra famosa per il vino aleatico, l'olio ed il fagiolo del Purgatorio.

Nella terza parte del percorso (sentiero di Menichetti e Tiburzi) si parte dalla strada provinciale del lago di Mezzano per arrivare alla strada provinciale del Lamone passando attraverso Valentano e Latera. Nel quarto e ultimo tratto (sentiero di Biscarini) dalla riserva del Lamone si arriva al castello di Vulci. Affascinante il passaggio nei pressi delle rovine di Castro, la città rinascimentale capitale dell'omonimo ducato farnesiano rasa al suolo nel 1649 durante la guerra tra i Farnese e papa Innocenzo IV.


Il Lago di Latera

Il lago è emerso verso la fine del 2011 negli scavi della miniera di caolino in località Poggio Luce.
Il Comune di Latera dovrebbe prendere in carico l'area verso la fine del 2018, per farne un polo di attrazione turistica.


Il giro delle sette Chiese di Latera

Il "giro delle sette chiese" di Latera è un percorso storico-religioso che si snoda tra le vie medievali e rinascimentali di Latera , e che mette in contatto il visitatore con importanti testimonianze di storia e fede dei signori Farnese e del popolo laterese in epoca medievale e moderna .
E' un itinerario di circa 4 km tra natura e arte da compiere preferibilmente a piedi, che coinvolge tutte le chiese presenti nel territorio comunale, evocando tratti importanti di storia del Cristianesimo medievale e moderno e trasmettendo ai contemporanei la forte devozione presente nell'epoca medioevale e rinascimentale .
Il percorso inizia dalla chiesa principale, la Pieve di San Clemente sec. VIII-XVIII insignita dal Duca Girolamo Farnese del titolo di collegiata situata nel cuore del centro storico del paese .
Proseguendo si trova la chiesa della Madonna del soccorso sec. XVIII-XIX, salendo in via Piave si arriva alla chiesa della Madonna del Carmine sec. XIX , scendendo per corso Vittorio Emanuele III (detto il borgo ) si trova la chiesa di San Giuseppe sec. VIII-XVIII, ?continuando sulla stessa strada, si arriva alla chiesa di San Sebastiano sec. XV- XVII e poco dopo alla chiesa di San Rocco sec. XV . Infine per concludere il giro si arriva alla chiesa della Madonna della Cava sec. XV-XVII .

Per informazioni e prenotazioni

email chiesedilatera@libero.it
Tel. cell. 3922717871

Possibilità di visita guidata a gruppi o persone singole, quota di partecipazione €7 a persona .


Caldera di Latera


Si tratta di una depressione di forma ellittica, il cui asse maggiore è lungo quasi nove chilometri e i cui margini si elevano mediamente fino a quasi 200 m sul livello del fondo pianeggiante. Originatasi a seguito di ripetute eruzioni vulcaniche avvenute circa 200 mila anni fa, fu in seguito occupata dalle acque di un lago. Le puzzolaie, che danno il nome a questa località, sono manifestazioni residuali dell'attività vulcanica consistenti in emissioni di gas e vapori contenenti acido solfidrico.

La caldera è una parola portoghese entrata nella terminologia vulcanologica mondiale. A seguito di eruzioni estremamente violente, nel corso delle quali vengono eruttate enormi quantità di materiali piroclastici, l'apparato vulcanico già in parte demolito subisce uno sprofondamento. La depressione che si forma ha andamento per lo più circolare e viene detta caldera. Quella di Latera presenta parecchi crateri ben riconoscibili, con quattro cinte concentriche attestanti quattro diverse fasi eruttive.

Quello della caldera non è solo un valore paesaggistico e geologico. Le caratteristiche singolari dei suoi ambienti e la locale biodiversità le hanno valso il riconoscimento dell'inclusione nelle liste laziali tanto dei Sic (siti d'importanza comunitaria) che delle Zps (zone di protezione speciale). In particolare, è l'avifauna la componente più interessante del popolamento animale locale. Tra le specie segnalate spiccano rapaci caratteristici degli ambienti aperti come l'albanella minore, il nibbio bruno e il lodolaio. Più discrete, ma non meno importanti, le presenze di diversi passeriformi abituali frequentatori delle aree steppiche come la calandra, l'ortolano, la quaglia. Tra i rettili è segnalata la testuggine comune.